Come è andata la fiera?
Il momento è importante, si può dire che nonostante un lieve calo di visitatori non è diminuito il rapporto con gli affari.
La fiera ha avuto inizio venerdì 18 Gennaio e si è conclusa Mercoledì 23 con la partecipazione di una cinquantina di attività valenzane.
Un punto centrale della edizione di quest’anno, emerso dalle varie iniziative che sono state proposte, è stata l’approfondita attenzione sull’analisi del mercato del gioiello, focalizzandosi su due principi: ricerca e cambiamento.

Molto interessanti sono stati i due incontri voluti da Federpreziosi in cui lo stesso direttore della Federazione Nazionale delle Imprese Orafe Gioielliere Argentiere ed Orologiaie, il Dott. Steven Tranquilli, ha tenuto a sollevare uno dei temi più attuali del momento: il cambiamento del mercato con gli scenari digitali.
Tale discussione è stata analizzata e discussa in seguito dal Prof. Roberto Ravazzoni, docente di economia e gestione delle imprese dell’Università di Modena e Reggio Emilia e rappresentanti di attività commerciali di varie città.

Il Prof. Ravazzoni analizza che nell’era digitale cambia il metodo di contatto con il consumatore, e pertanto, deve cambiare anche il professionista. Rimane centrale il luogo, cioè il negozio, che deve diventare lo spazio di incontro, e se non si è in grado di essere unici come le grandi firme, bisogna ugualmente distinguere la propria immagine con la propria storia e cultura.

“Si è rilevata una resistenza all’uso dei moderni “Social Media”, forse dovuta alla età del gestore” ha dichiarato il professore, “ma da una ricerca risulta che il 33% acquista via Web, il 19% sul Web da Brand conosciuti e il 14% in negozi visitando in precedenza il sito”.

Ha ripreso la Dott.ssa Gloria Belloni, docente accademico di psicologia presso l’università Cattolica di Milano ribadendo che il 40% degli utenti hanno oltre i 45 anni: “Con le persone occorre instaurare rapporti più continuativi, creando dei Data Base dei propri clienti per mantenere con essi un rapporto attivo attraverso iniziative e ascoltando i loro bisogni. È necessario ripensare alla formazione del gioielliere, o meglio, formare il gioielliere che deve rapportarsi con una clientela nuova ancor prima che questi entrino nel negozio, in quanto questi ultimi sono oggi formati e si sono informati, prima di accedere al negozio.
Occorre rivedere l’ambiente, il locale, il personale, tutti i fattori da adeguare alle esigenze del cliente.

Il 64% degli intervistati rileva che i prezzi sul Web sono più vantaggiosi, ma ritiene ugualmente importante il rapporto di fiducia; essa deve fare da promozione per la fedeltà ed i servizi offerti come professionista”, ha concluso infinte la Dott.ssa Belloni.

Questo è quanto si rileva da una analisi fra gioiellieri ed utente finale, che poco si discosta nel rapporto fra produttore di gioielli ed il suo rivenditore. Valenza nei Marchi è attenta a questo delicato passaggio, fatto di corrette informazioni, e attenti nel seguire le evoluzioni insieme agli operatori, nel ruolo di rappresentanti del distretto (come punto di informazione) in alcune realtà fieristiche come Vicenza ed Arezzo.